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eBook: W. James (a cura di M. Bella), Alcuni problemi di psicologia

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William James (a cura di Michela Bella), Alcuni problemi di psicologia

“Il crescente interesse per il filosofo e psicologo americano William James (1842-1910) è al centro di numerosi dibattiti che attraversano diversi ambiti disciplinari. Questo fascicolo propone la traduzione italiana di due articoli psicologici dell’autore, meno noti al pubblico italiano, accompagnati da un saggio introduttivo e da un breve glossario. L’obiettivo è presentare il punto di vista di James su alcuni dibattiti di fine Ottocento riguardanti le vexatae quaestiones del rapporto mente-corpo e della percezione spaziale. Tali dibattiti portano in primo piano le inevitabili e problematiche interconnessioni metodologiche, epistemologiche e metafisiche tra gli sviluppi della psicologia sperimentale e la filosofia e già introducono la convinzione filosofica di James che la costruzione di una rinnovata concezione dell’empirismo possa far dialogare le nuove scoperte scientifiche con l’esigenza filosofica di comprendere e analizzare le implicazioni delle vecchie e nuove metodologie applicate.”

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eBook di filosofia: W. James, The Letters of William James

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William James, The Letters of William James, Volume 1

William James, The Letters of William James, Volume 2

“Fratello dello scrittore Henry, dopo aver studiato in molte univ. americane ed europee, iniziò (1872) la sua carriera come instructor in physiology nella Harvard University, dove fondò il primo laboratorio americano di psicologia sperimentale insegnò fino al 1907. È uno dei maggiori filosofi americani e il principale assertore del pragmatismo, per quanto J. stesso preferisse chiamare la sua dottrina «empirismo radicale». Opere principali: The principles of psychology (2 voll., 1890); Psychology briefer course (1892), compendio dell’opera precedente; The will to believe (1897; trad. it. La volontà di credere); Talks to teachers on psychology and to students on some of life’s ideals (1899; trad. it. Discorsi agli insegnanti e agli studenti sulla psicologia e su alcuni ideali della vita); The varieties of religious experience (1902; trad. it. Le varie forme dell’esperienza religiosa); Pragmatism (1907; trad. it. Pragmatismo: un nome nuovo per certi vecchi modi di pensare); The meaning of truth (1909); A pluralistic universe (1909; trad. it. Un universo pluralistico); Some problems of philosophy (post., 1911); Essays in radical empiricism (post., 1912; trad. it. Saggi sull’empirismo radicale). Le lettere di J. sono state pubblicate dal figlio Henry (2 voll., 1920); gli scritti di parapsicologia e metapsichica sono stati raccolti ed editi postumi da G. Murphy e R.O. Ballou (1960), con il titolo W. James on psychical research.”(tratto da Dizionario di Filosofia, http://www.treccani.it)

 

 

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eBook di filosofia: R. Martinelli, William James e Carl Stumpf. Un rapporto scientifico e personale attraverso le lettere

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Riccardo Martinelli, William James e Carl Stumpf. Un rapporto scientifico e personale attraverso le lettere

Tesi di dottorato discussa presso l’Università di Trieste (a.a. 2013/2014)

“William James e Carl Stumpf. Un rapporto scientifico e personale attraverso le lettere Come annuncia senza equivoci il titolo di questo lavoro, tema della nostra ricerca è il rapporto scientifico e personale che William James e Carl Stumpf hanno sviluppato nel corso degli anni, a partire dal loro primo incontro praghese, e che si è realizzato quasi solo del tutto in forma epistolare. Punto centrale è stato (anche) per questa ragione lo studio della loro corrispondenza, attraverso la quale è stato possibile tenere unita la prospettiva cronologica insieme allo sguardo sugli aspetti più rilevanti delle rispettive biografie umane e intellettuali. A questo scopo abbiamo adoperato le lettere di James a Stumpf – quasi tutte interamente pubblicate e dunque accessibili – nonchè ovviamente quelle di Stumpf a James. Essendo queste ultime tuttavia solo parzialmente pubblicate, per ovviare alla mancanza di materiale bibliografico, ci siamo serviti direttamente delle lettere manoscritte (conservate nella biblioteca dell’Università di Harvard e concesse in consultazione), qui interamente trascritte e commentate nell’appendice critica che conclude il lavoro. Si è scelto di pubblicare in questa sede tutte le lettere manoscritte di Stumpf e non solo una selezione delle stesse perché si ritiene che esse, nella loro interezza appunto, siano un luogo privilegiato per la ricostruzione e lo studio del rapporto James-Stumpf. Segue peraltro una sintesi delle risposte di James, inserita pure in appendice allo scopo di aiutare il lettore a mantenere sempre visibile il filo rosso che connota a più livelli questa relazione. Nel corso di tre capitoli si è cercato di ripercorrere rispettivamente le origini, il farsi e il mutare di forma del rapporto James-Stumpf. Il tutto in un’impostazione, la più sfaccettata possibile, capace quindi di rendere conto della varietà che lo caratterizza. Nell’impianto del lavoro si è cercato inoltre di privilegiare non tanto una prospettiva duale volta a proporre il sistema di analogie e differenze scientifiche e intellettuali, quanto piuttosto i diversi livelli di significato di cui questa relazione è portatrice, per quanto – questo sì – siano emersi tanto elementi di compatibilità e di una condivisa tendenza teoretica, quanto segnali di una conflittualità più o meno eclatante. In questo senso è opportuno precisare che se la corrispondenza è stata luogo di studio imprescindibile per la ricostruzione di questo rapporto, il passaggio per alcune delle loro opere è stato in molti casi una necessità, con la conseguenza di una pur necessaria selezione degli argomenti affrontati. Non si è trattato quindi di proporre qui integralmente l’esame del pensiero di James e/o di Stumpf, ma di nuovo di ricostruirne la relazione, passando obbligatoriamente per certi momenti di sviluppo che, anche alla luce della testimonianza delle lettere, sono risultati particolarmente emblematici e significativi.”

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William James Studies: una rivista online dedicata a James

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William James Studies è la giovane rivista open access interdisciplinare pubblicata dalla William James Society  che pubblica articoli e saggi sulla vita e sul pensiero del filosofo americano.

Nel sito della rivista trovate altre risorse interessanti su James:

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William James Studies: una rivista online dedicata a William James

William James Studies è la rivista online edita dalla William James Society dedicata alla figura e all’opera dell’iniziatore dell’empirismo radicale.

Vi segnaliamo inoltre la versione web della ricca e interessante mostra “Life is in the transitions”: William James, 1842-1910 tenutasi presso la Hougthon Library dell’Università di Harvard curata dalla Prof.ssa  Linda Simon.

“The eight display cases in the exhibition reveal a complex, brilliant, lovable, fallible character searching for answers to life’s most pressing questions. They also show a man continually striving to be understood, to bring a bright clarity of thought and meaning to his ideas and work, and to find his place in the world. The show explores James’ eclectic mix of interests and intellectual pursuits: his early passion for art; his excursion to Brazil with the famed naturalist Louis Agassiz; his time at Harvard as a medical student and teacher; his interest in the metaphysical; his exploration of religion; and his great philosophical writings. […] Culling through the works, Simon chose to highlight the crossroads in James’ life that reveal how his changing interests, attitudes, emotions, and opportunities molded his personality and shaped his professional career and intellectual pursuits.[…] The first case reveals James’ desire to become an artist, much to the dismay of his father, who frowned on the prospect. In a letter written to his parents around 1860, James pleads with them to explain “the reasons why I should not be an artist.” The same display includes a series of sketches by the talented James. In one of his most famous drawings, which shadows his own struggles with depression, a man sits in a chair with his head bowed under the words “Here I And Sorrow Sit.” In another case, James’ diary offers up some of the scholar’s deepest feelings about his depression. A close inspection of the book reveals that some pages have been carefully cut out, perhaps by the family, in an effort to shield the most intimate side of the scholar from curious eyes. The exhibit includes information on James’ 34-year teaching career at Harvard, which encompassed subjects as diverse as anatomy and physiology, natural history, psychology and philosophy. Letters in the exhibition shed light on his family ties, his struggles to declare his love for his eventual wife Alice, his close connection to his brother Henry, and the loving but often professionally critical nature of their relationship. Early versions of his essays “Pragmatism” and “The Moral Equivalent of War” are also on view. The reworked manuscripts, replete with lines deleted, copious notes, and inserted words, offer important insights into “the way James’ mind was working.”

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