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Studia Hegeliana: la rivista online dedicata a Hegel

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Studia Hegeliana è la rivista online della Sociedad Española de Estudios sobre Hegel, la società accademica spagnola fondata nel 1996 che si propone di promuovere lo studio della filosofia di Hegel e il suo rapporto con la cultura e il pensiero filosofico.

La rivista è annuale e pubblica articoli e saggi in lingua spagnola, portoghese, francese, inglese, italiana e tedesca.

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eBook di filosofia: N. Cristante, Logos e verità: uno studio sulla relazione tra pensiero e linguaggio nella filosofia di Hegel

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Nicolò Cristante, Logos e verità: uno studio sulla relazione tra pensiero e linguaggio nella filosofia di Hegel

Tesi di dottorato discussa presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, 2017

“Il lavoro prende in esame la questione del linguaggio all’interno dell’opera di Hegel nella particolare prospettiva della sua funzione semantica e del rapporto con il pensiero. Partendo dallo studio della nozione di objektiver Gedanke e dei requisiti della sua esprimibilità linguistica, la ricerca si occuperà da un lato di valutare la posizione metodologica ed epistemica del linguaggio all’interno della Scienza della Logica e dall’altro di definire le linee generali della dottrina hegeliana della linguisticità attraverso l’analisi della sezione dedicata al theoretischer Geist nell’Enciclopedia. Obiettivo della tesi è di sviluppare un riesame critico della posizione di Hegel che dia conto del quadro contestuale storico-filosofico in cui è articolata e che possa al contempo aprire delle prospettive di dialogo nei confronti della contemporaneità.”

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eBook di filosofia: P. Giuspoli, Logica del pensiero concettuale. Una rilettura della Scienza della logica di Hegel

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Paolo Giuspoli, Logica del pensiero concettuale. Una rilettura della Scienza della logica di Hegel

“Quella compiuta da Hegel con la Scienza della logica è un’operazione teoretica epocale: l’esame logico dei processi generativi dei concetti fondamentali del nostro pensare e conoscere. Questo lavoro risponde ad una convinzione fondamentale: nella loro espressione logica i pensieri sono le articolazioni cognitive fondamentali, nelle quali l’esperienza assume una forma oggettiva e condivisa in qualsiasi ambito di vita; è per mezzo di loro che ciò che diciamo ‘realtà’ prende forma e significato. Ma tali articolazioni cognitive non sono solo un prodotto spontaneo dell’intelligenza umana, o gli strumenti di cui si serve l’io per costituire delle unità di senso rispetto alla dispersione caotica dei ‘dati’ sensoriali: esse sono al tempo stesso anche l’espressione logica delle strutture e dei processi trasformativi costitutivi di ogni essere vivente, così come di ogni forma di relazione sociale e produzione culturale, una volta che queste realtà vengano non solo rappresentate, o definite astrattamente, ma anche comprese concettualmente nella loro oggettiva concretezza.”

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eBook di filosofia: G. Pinna, Hegel e Schiller

  

Giovanna Pinna, Hegel e Schiller in L’estetica di Hegel, a cura di Mario Farina e Alberto L. Siani, Bologna, Il Mulino, 2014, pp. 33-48

“L’educazione estetica di Schiller è un capolavoro”: così scriveva Hegel a Schelling nel 1795. Il giudizio entusiastico del giovane filosofo, allora precettore a Berna, è la prima attestazione esplicita dell’importanza che Hegel attribuiva al contributo teorico di quello che molti anni dopo, nelle lezioni di estetica a Berlino, definì “un poeta che era anche un profondo spirito filosofico”, e non voleva essere una diminutio. Il confronto costante non solo con le dottrine estetiche di Schiller, ma anche con la sua produzione poetica e drammaturgica emerge dalla rete di riferimenti e di citazioni più o meno manifeste riscontrabile in molti scritti hegeliani, dai frammenti giovanili sino all’esposizione del sistema nei grandi cicli di lezioni berlinesi. Il più noto ed articolato giudizio di Hegel sulla concezione schilleriana del bello, contenuto nella parte introduttiva delle lezioni di estetica, attribuisce a Schiller un ruolo essenziale per la fondazione di una concezione scientifica dell’arte, riconoscendogli in un certo senso lo status di iniziatore dell’estetica idealistica e implicitamente di precursore delle proprie concezioni. Ma si tratta solo di un punto di arrivo, che ha dietro di sé una lunga e diversificata frequentazione di diverse tipologie di testi schilleriani. Se infatti da un lato i grandi scritti teorici come le Lettere sull’educazione estetica dell’uomo e Grazia e dignità dapprima catalizzano la riflessione sulle possibilità di superamento del soggettivismo morale kantiano in una prospettiva ancora prevalentemente filosofico-religiosa e politica e successivamente forniscono spunti per l’elaborazione di un’estetica speculativa, dall’altro le poesie, segnatamente quelle di ispirazione filosofica (la cosiddetta Gedankelyrik), oltre ad essere oggetto di interpretazione filosofica appaiono come una sorta di sedimento intellettuale cui Hegel attinge in contesti diversi per sottolineare e dare evidenza intuitiva alle proprie argomentazioni. Vi sono poi le tragedie, anch’esse evidentemente oggetto di una intensa fruizione letteraria e teatrale, che costituiscono uno dei riferimenti principali per la definizione del soggetto moderno nell’estetica hegeliana e, insieme agli scritti sul sublime, per la discussione sulla tragedia post-classica. Ricostruire per sommi capi le tappe e gli elementi salienti di questo produttivo confronto è lo scopo del presente contributo, che si articola in tre parti: 1. l’influsso degli scritti schilleriani sulla critica del giovane Hegel a Kant e l’elaborazione dell’idea della cosiddetta mitologia della ragione, in dialogo con Schelling e soprattutto con Hölderlin; 2. l’interpretazione delle tragedie schilleriane, a partire dallo scritto sul Wallenstein del 1801, che si impernia sulla questione della possibilità del pathos tragico e del rapporto tra individuo e fondamento etico nella modernità; la rilevanza di temi schilleriani per la definizione di alcuni snodi fondamentali dell’estetica di Hegel: il concetto di apparenza, l’idea della conciliazione estetica, il passaggio tra classico e romantico.”

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Hegel Art Net e Hegel Now! 1770-2020: per ricordare Hegel

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Hegel Art Net – International Research Network on Hegel’s Philosophy of Art è un gruppo internazionale di studiose e studiosi che lavorano nell’ambito della storia delle idee, dell’estetica e della filosofia contemporanea. Il gruppo si occupa della filosofia dell’arte del filosofo tedesco G. W. F. Hegel (1770-1831). Le studiose e gli studiosi coinvolti si dedicano alla trascrizione, edizione, e traduzione dei corsi berlinesi di Estetica e di Filosofia dell’arte. La ricerca si rivolge parimenti alla ricezione della filosofia di Hegel nel dibattito contemporaneo e nella produzione artistica mondiale.

Il gruppo ha dato origine anche a Hegel Now! 1770-2020 è il progetto che coinvolge diverse istituzioni italiane ed estere per celebrare il 250 anniversario dalla nascita di G.W.F. Hegel (1770-2020). Capofila del progetto è l’Università di Roma Tre insieme alla Roman Philosophical Society (SFR), Goethe-Institut, Friedrich-Schiller Universität Jena, Université Paul Valery Montpellier 3, Universidad Autonoma de Madrid, University of Debrecen, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (IISF), il Teatro Palladium, il network ST_ART e il network Hegel Art Net.

Il sito del progetto è ricco di risorse: testi di estetica di Hegel, articoli/saggi di approfondimento, una bibliografia aggiornata al 2018 e segnalazioni di eventi e pubblicazioni su Hegel.

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Hegel 250: il sito creato dall’Hegel Bulletin insieme a Cambridge University Press per i 250 anni della nascita del filosofo

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Per celebrare i 250 anni dalla nascita di Hegel, l’Hegel Bulletin in collaborazione con Cambridge University Press, ha creato un sito interamente dedicato al filosofo: Hegel 250.

“It is significant that, like Beethoven, Hölderlin and Wordsworth, Hegel was born in 1770. These figures all experienced the seismic event of the French Revolution while on the brink of adulthood. Hegel’s extraordinarily ambitious early work, the Phenomenology of Spirit, is still marked by this, with its images of bursting forth into a new era.

As Hegel refined the philosophical project that the Phenomenology both introduced and, in the end, found it needed to try and encompass within itself, he rose to become one of the most influential intellectuals in Europe. He was at the height of his powers as a professor at the University of Berlin, where he expounded his philosophical system to large audiences, when his life was suddenly cut short during the cholera pandemic that hit the city in 1831.

A systematic thinker par excellence, Hegel contributed to a wide array of interconnected areas (as the material made available here reveals). There have been many waves of Hegel interpretation and reinterpretation, in more recent years among both ‘analytic’ and ‘continental’ philosophers. Scholars are also increasingly grappling with Hegel’s involvement in European racism, while at the same time the politically emancipatory power of his thought continues to be explored. In many senses, Hegel remains, 250 years on, a living and challenging thinker.”

Christoph Schuringa, editor of Hegel Bulletin

Nel sito potete trovare articoli e saggi free da scaricare dall’Hegel Bulletin e dagli altri periodici e testi accademici pubblicati da CUP.  Sono presenti anche podcast e un blog dedicato.

 

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P. D’Angelo F. Iannelli, Simbolo e Arte in Hegel. Bibliografia sull’estetica di Hegel (1963 – 2011)

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Paolo  D’Angelo Francesca Iannelli, Simbolo e Arte in Hegel. Bibliografia sull’estetica di Hegel (1963 – 2011)

Questa Bibliografia sull’estetica di Hegel  è un complemento del volume: Paolo D’Angelo, Simbolo e Arte in Hegel

Poiché la bibliografia di Wolfhart Henckmann (Bibliographie zur Ästhetik Hegels: ein Versuch, in «Hegel-Studien», 5, 1969, pp. 379-427), limitatamente agli ultimi anni schedati, presenta, come è inevitabile, alcune lacune (specie per gli scritti non in lingua tedesca), si dà qui di seguito, come integrazione e prosecuzione di quella bibliografia, una raccolta degli studi sulla estetica di Hegel curata da Paolo D’Angelo per gli anni 1963 – 1986 e da Francesca Iannelli per gli anni 1987 – 2011, articolata per temi nelle seguenti sezioni:

 

  1. Studi di carattere generale.

  2. Studi sulla teoria della ‘morte dell’arte’.

  3. Studi sulla evoluzione del pensiero estetico di Hegel.

  4. Studi sulla teoria delle singole arti, sulla interpretazione di determinate epoche artistiche, sul rapporto di Hegel con altri teorici della estetica.

  5. Studi sulla ricezione della estetica di Hegel. Rassegne della letteratura critica.

 

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eBook di filosofia: A. Arienzo, F. Pisano e S. Testa (a cura di), Fenomenologia dello spirito di Hegel. Problemi e interpretazioni

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Alessandro Arienzo, Francesco Pisano e Simone Testa (a cura di), Fenomenologia dello spirito di Hegel. Problemi e interpretazioni

“Il volume raccoglie saggi dedicati alla Fenomenologia dello spirito di G.W.F. Hegel e ad alcune sue principali interpretazioni. A scritti dal taglio più nettamente storiografico che ne ricostruiscono le influenze in autori quali Marx, Gentile, Heidegger, Kojève, Paci, Lacan e Brandom, si affiancano contributi volti a ricostruire alcuni nodi categoriali che, sollecitati dal testo hegeliano, hanno segnato le riflessioni etiche, teoretiche, filosofico-politiche e psicoanalitiche successive: dialettica, cultura, negazione, desiderio, corpo, fenomeno, riconoscimento. Questa raccolta non intende quindi né riproporre la lettera del testo hegeliano, né avanzare una sua specifica interpretazione. Piuttosto, gli autori hanno condiviso lo sforzo di illustrare in actu exercito le possibilità di movimento tra questi due estremi – testo e interpretazione – tra cui la cultura filosofica si muove. Attraverso questo movimento la Fenomenologia dello spirito continua a produrre filosofia, ossia ad essere occasione e strumento per la comprensione del “proprio tempo col pensiero”.

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eBook di filosofia: L. Michielon (a cura di), Die Klage des Ideellen (Il lamento dell’ideale). Beethoven e la filosofia hegeliana

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Letizia Michielon (a cura di), Die Klage des Ideellen (Il lamento dell’ideale). Beethoven e la filosofia hegeliana

“Un mistero avvolge il mancato incontro umano e intellettuale tra Beethoven ed Hegel, personalità che sintetizzano compiutamente un intero Zeitgeist. Li accomuna la riflessione sul suono, definito nell’Enciclopedia «il lamento dell’ideale», e la fiducia in un percorso in grado di restituire l’eco di quella formazione alla felicità e alla libertà in cui consiste il cuore stesso della Bildung. Ritornando alle fonti del pensiero hegeliano, ai cui principi si ispira la morfologia musicale, il volume contribuisce a portare in luce la complessità dell’orizzonte culturale beethoveniano e la tensione alla verità racchiusa nel suo linguaggio compositivo ove, grazie alla sospensione del sensibile nella trascendenza verso la forma, splende come una stella la rappresentazione della speranza.”

 

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eBook di filosofia: F. Campana, La filosofia hegeliana della letteratura

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Francesco Campana, La filosofia hegeliana della letteratura

Tesi di dottorato discussa presso l’Università di Padova (2016)

“’L’oggetto del presente lavoro è la filosofia hegeliana della letteratura e l’obiettivo che ci si prefigge è quello di interpretare la concreta produzione letteraria contemporanea, attraverso i concetti della ‘filosofia della letteratura’ del pensatore tedesco.
Si intendono dimostrare due tesi:
1. La letteratura non va incontro alla ‘fine dell’arte’ nello stesso modo in cui accade per le altre arti. La forma d’arte letteraria sembra infatti avere, in sé, gli elementi capaci di resistere a un mutamento irreversibile del proprio status. La letteratura, tra le arti, sembra l’arte che più resiste agli stravolgimenti, perché ha in sé, forse da sempre, i germi della sua ‘fine’.
2. Nella produzione letteraria contemporanea, è possibile vedere realizzate alcune delle tendenze che rispondono ai caratteri dell’opera d’arte letteraria, così come veniva teorizzata da Hegel, nell’interpretazione che verrà qui proposta della sua ‘filosofia della letteratura’.
La prima parte dell’elaborato è dedicata alla discussione della letteratura critica sulla filosofia hegeliana dell’arte e sulla filosofia hegeliana della letteratura. Viene affrontato il problema dell’’attualizzazione’ nella contemporaneità di una filosofia del come quella di Hegel. Si cercano di individuare le modalità, i limiti e le potenzialità di una interpretazione del presente attraverso il pensiero hegeliano. La questione dell’attualità è strettamente legata a quella della modernità e della contemporaneità. Si approfondisce quindi il concetto di modernità, come è stato inteso da Hegel. Hegel, infatti, ha fornito gran parte della cornice concettuale all’interno della quale noi pensiamo il moderno.
La seconda parte dell’elaborato è dedicata all’analisi della ‘filosofia della letteratura’ di Hegel. Si analizzano, in primo luogo, le caratteristiche che il pensiero sulla letteratura ha in Hegel. La ‘filosofia della letteratura’ hegeliana è una filosofia costituita da una dimensione teorica, critica e storica. Si passa poi a individuare il ruolo dell’arte nel sistema hegeliano in generale e della letteratura in quello hegeliano delle arti. L’arte è la prima forma del sapere assoluto e occupa una posizione intermedia tra sensazione e pensiero. La letteratura, la ‘poesia’, in termini hegeliani è l’arte che più esprime, rispetto alle altre arti, il concetto di arte (aspetto normativo della letteratura) e, allo stesso tempo, per la sua posizione di confine e di vicinanza alle altre forme dello spirito assoluto, la migliore candidata a sperimentare la fine (aspetto eccedente). La poesia, infatti, utilizza la parola come suo mezzo espressivo. Questo la colloca in una posizione di stretta vicinanza con il quotidiano, la vita di tutti i giorni, da una parte, e le altre forme dello spirito assoluto, la religione e, soprattutto, la filosofia. La ‘poesia’ si trova così stretta tra la ‘prosa del mondo’ o ‘prosa del quotidiano’ e la ‘prosa della scienza’ o ‘prosa del pensiero’. Questi tre elementi, costituiranno la traccia per il modello di interpretazione della produzione letteraria contemporanea, presente nella terza parte. Ci si chiede quindi se la filosofia della letteratura hegeliana sia una teoria antiessenzialista e si indaga la possibilità di rinvenire, in Hegel, una teoria del romanzo. Si analizzano, infine, alcuni elementi e caratteri che caratterizzano l’arte nella modernità, per Hegel, in stretta relazione con la letteratura (umano; comico, ironico, umoristico; quotidiano).
Nella terza parte viene proposta un’interpretazione ‘hegeliana’ della produzione letteraria contemporanea. Ci si sofferma sul dibattito riguardante la ‘fine’ della
letteratura. Sulla base del modello tratto dalla ‘filosofia hegeliana della letteratura’, si individuano tre poli: la ‘poesia’, che è la letteratura in quanto arte; la ‘prosa del pensiero’, che è la tendenza della poesia a superare se stessa, attuando processi riflessivi e cerebrali; la ‘prosa del quotidiano’, che è invece la tendenza a far entrare il mondo reale nella ‘poesia’. A partire dalle analisi di critica letteraria degli ultimi anni, si individua quindi la ‘prosa del pensiero’ nella cosiddetta letteratura postmoderna ‘massimalista’ (Pynchon, Wallace, Bolaño); la ‘prosa del quotidiano’ nella cosidetta letteratura di ‘non-fiction’ (Capote, Carrére, Saviano). Poiché i poli delle due ‘prose’ non sono categorie rigide, ma campi di tensione entro cui vive la molteplicità concreta e complessa della letteratura, si individuano casi a metà strada che condividono elementi tratti dalle due tendenze (Franzen, Smith).
In conclusione si evidenzia come questa struttura ‘prosa del quotidiano’- ‘poesia’-’prosa del pensiero’ costituisca, da una parte, il fatto che la poesia abbia in se stessa, come costitutivi, gli elementi della ‘fine’, dall’altra, il fatto che, proprio perché questa presenza è costitutiva, essa funge da resistenza contro una sua ‘fine’ irreversibile (inteso come mutamento strutturale del suo status).”

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