Archivi tag: Aristotele

eBook di filosofia: J. Toivanen, Medieval Commentators on Simultaneous Perception

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Juhana Toivanen, Medieval Commentators on Simultaneous Perception. An Edition of Commentaries on Aristotle’s De sensu et sensato 7

“Medieval commentaries on Aristotle’s Parva naturalia have long been the margins of scholarly attention. The main reason for this is familiar to everyone working on medieval philosophy: the sheer lask of critical editions remains the main obstacle to a wider appreciation and analysis of philosophical ideas presented in these works. […] The present edition aims to improve the situation by proving access to hitherto unedited commentaries, which deal with a particular philosophical problem that Aristotle raises in chapter seven of his De sensu.

 

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eBook di filosofia: J. Toivanen (a cura di), Forms of Representation in the Aristotelian Tradition

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Juhana Toivanen (a cura di), Forms of Representation in the Aristotelian Tradition. Volume One: Sense Perception

“The trilogy Forms of Representation in the Aristotelian Tradition investigates how Aristotle and his ancient and medieval successors understood the relation between the external world and the human mind. It gives an equal footing to the three most influential linguistic traditions – Greek, Latin, and Arabic – and offers insightful interpretations of historical theories of perception, dreaming, and thinking. This first volume focuses on sense perception and discusses philosophical questions concerning the external senses, their classification, and their functioning, from Aristotle to Brentano.”

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eBook di filosofia: L. Bressan, Il bello in Aristotele. Fisica, matematica, filosofia prima

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Lisa Bressan, Il bello in Aristotele. Fisica, matematica, filosofia prima

Tesi di dottorato discussa presso l’Unviersità di Padova (2007)

Nel libro III della Politica, Aristotele, procedendo all’analisi delle diverse forme di costituzione, si sofferma brevemente sul motivo per cui gli uomini desiderano vivere insieme ed osserva che essi non si riuniscono in una pòlis soltanto per il bisogno di aiuto reciproco, o per il benessere che ne traggono, ma anche per il semplice vivere insieme. Infatti, a suo avviso, «c’è senza dubbio un elemento di bellezza nel vivere anche considerato in se stesso […]. È chiaro del resto che i più degli uomini sopportano molte avversità perché attaccati alla vita, come se racchiudesse in sé una certa gioia e dolcezza naturale ». È la bellezza, dunque, a costituire quell’esperienza fondamentale che, per la dolcezza e la gioia a cui si accompagna, è ragione dell’intensità con cui gli uomini sono attaccati alla vita, nella molteplicità delle sue prospettive e nell’alternarsi delle sue vicende“.

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eBook di filosofia: F. Arenas Dolz, Il concetto di deliberazione nella filosofia di Aristotele: etica, retorica ed ermeneutica

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Francisco Arenas Dolz, Il concetto di deliberazione nella filosofia di Aristotele: etica, retorica ed ermeneutica

“In queste pagine voglio dimostrare in che misura la trilogia aristotelica dell’“Etica Nicomachea”, la “Retorica” e la “Politica” costituisce la base della filosofia aristotelica nella quale la natura umana va unita in maniera teleologica alla più alta rappresentazione dell’animale sociale, poiché la società, nel suo profondo essere, è anteriore all’individuo ed è il fattore determinante per lo sviluppo della natura dell’individuo stesso. Così come la “Politica” o teoria della società è la meta finale dell’“Etica Nicomachea”, la “Retorica” o teoria dell’espressione e della comunicazione tra gli uomini è il metodo discorsivo che sviluppa questa conoscenza etico–sociale per mezzo del dialogo (Ramírez 2003c: 219–242).”

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Commentaria in Aristoletem Graeca et Byzantina (CAGB) online

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Commentaria in Aristoletem Graeca et Byzantina (CAGB) è l’interessante progetto web della Berlin-Brandenburgischen Akademie der Wissenschaften che si propone di inventariare e indicare l’edizione critica di commentari, parafrasi, compendi e scolia antichi e bizantini sugli scritti di Aristotele.
Al momento (novembre 2020) sono presenti nel portale 926 voci inserite (descrizioni complete o dati inventario) ma il progetto è in progress.

Sono presenti anche liste degli Autori (con informazioni biografiche), dei Manoscritti e delle opere di Aristotele con il legame ai manoscritti in versione digitale.

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eBook di filosofia: D. Thouard (a cura di), Aristote au XIXe siècle

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Denis Thouard (a cura di), Aristote au XIXe siècle

“Aristote, oublié depuis deux siècles, devient au xixe siècle un contemporain. Soutenue par un remarquable travail éditorial évoqué par les noms de Brandis, Bekker ou Bonitz, cette réévaluation engage les différents champs de la philosophie. On se tourne vers Aristote pour réhabiliter la question métaphysique, mais aussi pour interroger les instruments de la pensée, les concepts et les catégories, ou penser le rapport de la philosophie aux sciences positives. Le style d’Aristote, recherchant un mode de connaissance adapté à chaque objet, avec son exigence de sobriété, trouve un écho chez tous ceux qui désirent faire de la philosophie une science rigoureuse. Selon les contextes, la lecture de ses écrits a nourri des traditions philosophiques bien différenciées, de la phénoménologie à la logique, de la métaphysique au regain de la philosophie pratique.
Ce livre dresse un état des lieux de la surprenante actualité d’Aristote au xixe siècle en suivant les interprétations contrastées de ses principales oeuvres. A travers ses trois sections : 1. La critique de l’idéalisme ; 2. Le retour de la métaphysique ; 3. La logique de la science, il souligne le rôle essentiel de Trendelenburg, Ravaisson et Brentano tout en présentant plusieurs acteurs de cette passion péripatéticienne (de Feuerbach, Droysen, Dilthey à Comte, Peirce ou Łukasiewicz). Avec des textes inédits de Brentano, une bibliographie des éditions d’Aristote et des études au xixe siècle, il constitue un ouvrage de référence.”

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eBook di filosofia: Aristotele, La Metafisica

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Aristotele, La Metafisica

” In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente» (ὂν ὄν, ens qua ens), che studia la realtà considerata in quei soli caratteri universalissimi che la fanno esser tale, ed esclusi quei caratteri specifici che le conferiscono la natura di realtà determinata, oggetto di una scienza particolare; è intrinseco, nel concetto di questa distinzione, che la conoscenza teoretica della realtà ha carattere di conoscenza assoluta, rispetto alla relatività di tutte le altre. Successivamente, nella storia del pensiero, la metafisica si presenta a volte (nei sistemi filosofici realistici o oggettivistici) come ontologia, o teoria dell’essere, a volte invece (nei sistemi idealistici o soggettivistici) viene a identificarsi con la psicologia o con la gnoseologia o con la logica o con la dialettica, o anche, talora, con l’etica. Per ciò che riguarda il nome di metafisica, esso non è stato coniato da Aristotele, ma è dovuto a un fatto estrinseco: nella edizione degli scritti aristotelici curata nel 1° sec. d. C. da Andronico di Rodi le trattazioni concernenti i problemi più universali della filosofia furono collocate dopo quelle relative agli aspetti e alle leggi della natura; e poiché queste ultime furono raccolte sotto il titolo complessivo di τὰ ϕυσικά («le trattazioni concernenti la natura»), quelle furono dette τὰ μετὰ τὰ ϕυσικά (cioè «le trattazioni che seguono a quelle circa la natura»); il μετά, che inizialmente voleva indicare soltanto la successione di un gruppo di scritti a un altro, ricevette poi, in base al carattere intrinseco dell’opera aristotelica, una interpretazione diversa, come se volesse esprimere un giudizio di superiorità e di trascendenza delle realtà studiate nella metafisica rispetto a quelle trattate nella fisica, e il termine divenne, da titolo di un’opera, nome comune di una parte della filosofia, mutando anche il genere, da neutro plur. (con cui il lat. metaphysica appare in Boezio) a femm. sing., come s’incontra nella versione di Averroè e rimane poi nella terminologia scolastica medievale.”

tratto da http://www.treccani.it

 

 

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eBook di filosofia: E. Cucinotta, Produzione poetica e storia nella prassi e nella teoria greca di età classica

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Emilia Cucinotta, Produzione poetica e storia nella prassi e nella teoria greca di età classica

“Nella Poetica, Aristotele ammette la storia tra i temi possibili per la poesia a condizione che il poeta raggiunga il piano dell’universale narrando eventi che rispettino le norme dell’eikos e dell’anankaion. Con l’alterazione della storia di Atene nel Menesseno e il poema di Solone su Atlantide nel Crizia Platone precorre la riflessione di Aristotele e riserva al racconto storico un ruolo centrale per la paideia dei cittadini. Nel V secolo, la poesia greca d’argomento storico, dai Persiani di Eschilo ai Persiani di Timoteo, anticipa nella prassi i temi che Platone e Aristotele svilupperanno sul piano teorico: l’intreccio tra il particolare della storia e l’universale della poesia, i modelli per la mimesis, l’adesione del destinatario tra eleos, phobos e geloion.”

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eBook di filosofia: Aristotele, Politica

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Aristotele, Politica. Traduzione note e proemio di Vincenzo Costanzi (1863-1929) Bari, Laterza, 1925

” Opera di Aristotele, in 8 libri, in cui si esaminano i fondamenti e la necessità dello Stato e delle varie forme di costituzione (libri I-III), se ne studiano le trasformazioni storiche e si prospetta un ideale politico di democrazia moderata (libri IV-VI), si delinea quindi la costituzione dell’ottimo Stato (libri VII-VIII). La critica moderna spesso inverte l’ordine dei due ultimi gruppi di libri (libri I-III; VII-VIII; IV-VI) in base a criteri di svolgimento logico, da posizioni idealistiche e posizioni realistiche. Nel V libro si ricorda la morte di Filippo II di Macedonia (336 a.C.); ma i vari libri si dispongono variamente intorno a quella data. Scopo dell’analisi politica di Aristotele non è individuare il modello di uno Stato ideale, come fa Platone, bensì studiare in concreto come gli uomini si costituiscano in uno Stato politico e suggerire come organizzarlo in modo da promuovere il bene comune. L’uomo è per natura un «animale politico»; lo Stato non è quindi il prodotto di un contratto o di una convenzione tra gli individui, ma il fine cui tende naturalmente l’uomo associandosi in comunità. La prima forma di comunità è la famiglia, che nasce dai bisogni immediati dell’essere umano; la seconda forma è il villaggio che sorge dall’unione di più famiglie; infine da più villaggi nasce la πόλις o «città-Stato», organizzazione complessa che può bastare a sé stessa. Lo Stato, quindi, in quanto forma più perfetta, è il fine cui tendono le associazioni naturali inferiori. Per Aristotele non c’è una forma di costituzione perfetta dello Stato. Sono buone, o rette, tutte le forme di costituzione nelle quali il governo esercita il proprio potere in vista dell’utilità comune. Aristotele ne distingue tre: la monarchia (governo di uno solo), l’aristocrazia (governo dei migliori, o dei privilegiati), la politìa (gr. πολιτεία, cioè la «costituzione» per eccellenza). A queste, si contrappongono le tre forme di costituzione corrotte, o degenerate, nelle quali il potere è esercitato a vantaggio non di tutti bensì dei governanti, e cioè: la tirannide (degenerazione della monarchia), l’oligarchia (dell’aristocrazia) e la democrazia (della politìa). Delle tre forme rette, è preferibile la politìa in quanto concede uguale libertà ai cittadini e tutti possono partecipare al governo. Tutti i cittadini, ma non tutti gli individui: alcuni uomini «per natura» sono incapaci di realizzare la vera natura dell’uomo, la vita intellettuale, e sono schiavi, utili allo Stato ma solo come strumenti.”

tratto da Treccani.it, Dizionario di Filosofia

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eBook di filosofia: E. Rini, Contorni a contrasto. I concetti di parte e tutto in Aristotele

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Enrico Rini, Contorni a contrasto. I concetti di parte e tutto in Aristotele

Tesi di dottorato discussa presso l’Università degli Studi di Milano (23. ciclo, Anno Accademico 2010), tutor: prof. Ferruccio Franco Repellini

 

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